Cari Colleghi,
in
questa estate carica di nuove battaglie, il Coordinamento UniAttiva sempre pronto
alla difesa dei diritti degli studenti ha pensato bene di occuparsi anche del
futuro di questi ultimi. Soprattutto per quanto riguarda gli studenti prossimi
alla laurea magistrale e che hanno già pensato di intraprendere la strada dell’insegnamento
sembra doveroso spendere qualche parola sul Tirocinio Formativo Attivo(TFA) per
cercare di fugare qualche dubbio eccovi alcuni punti-chiave riassunti, poi per eventuali altri chiarimenti siamo a vostra disposizione; clicca su "continua a leggere".
CHE COS’E’ IL TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO?
Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante
all'insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e
attribuisce, tramite un esame finale - sostenuto davanti a una commissione
mista composta da docenti universitari, un insegnante "tutor" in
ruolo presso gli istituti scolastici e un rappresentante dell'Ufficio
Scolastico Regionale (USR) o del MIUR - il titolo di abilitazione
all'insegnamento in una delle classi di abilitazione previste
dal DM 39/1998 e dal DM 22/2005, sino a quando tali decreti
non saranno sostituiti. Il TFA è attivato per ciascuna classe di abilitazione
secondo il fabbisogno.
Il Tirocinio Formativo Attivo consiste di tre gruppi di
attività:
- insegnamenti di
materie psico-pedagogiche e di scienze dell'educazione;
- un tirocinio svolto
a scuola sotto la guida di un insegnante tutor, comprendente una fase
osservativa e una fase di insegnamento attivo;
- insegnamenti di
didattiche disciplinari che vengono svolti in un contesto di laboratorio
mirante a stabilire una stretta relazione tra l'approccio disciplinare e
l'approccio didattico. Allo scopo, nei laboratori, è prevista una collaborazione
tra docenti universitari, che li dirigono, e gli insegnanti tutor.
L'attività di tirocinio nella scuola si conclude con
l'elaborazione di una relazione di tirocinio di cui è relatore un docente
universitario e correlatore l'insegnante tutor che ha seguito l'attività di
tirocinio.
COME SI ACCEDE AL TFA?
Possono partecipare alle selezioni per l'accesso ai primi
bandi al Tirocinio Formativo Attivo coloro che entro la data di presentazione
della domanda di iscrizione al test nazionale sono in possesso:
- di una laurea del
vecchio ordinamento riconosciuta dal D.M. 39/98 e degli eventuali esami
richiesti per poter avere accesso all'insegnamento;
- di una laurea del
nuovo ordinamento specialistica o magistrale riconosciuta dal D.M. n. 22/2005 e
degli eventuali crediti formativi per poter avere accesso all'insegnamento;
- del diploma ISEF,
già valido per l'accesso all'insegnamento di educazione fisica, per i TFA di
Scienze Motorie.
È importante chiarire
due punti che sono stati oggetto di numerosi quesiti:
- chi, entro l'anno
accademico 2010/2011, era in possesso di una delle lauree previste, ma non ha
ancora completato il percorso con gli esami o i crediti richiesti, potrà, senza
limiti di anno accademico, acquisire i crediti o gli esami necessari per poi
partecipare alle prove di accesso al TFA che saranno bandite di anno in anno.
- allo stesso modo,
chi, nell'anno accademico 2010/2011, era iscritto a uno dei percorsi di laurea
previsti, potrà partecipare alle prove di accesso al TFA una volta in possesso
dei requisiti necessari (laurea e crediti o esami).
COME FUNZIONA LA PROVA
PER IL TFA?
I particolari delle prove sono specificati nel Decreto
Ministeriale 11 novembre 2011. Riassumendone la sostanza, è utile ricordare che
la prova di accesso consta di un test preliminare predisposto dal Ministero
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, comune all'intero territorio
nazionale; una prova scritta predisposta da ciascuna università; una prova
orale. Il presente volume aiuta a prepararsi al test preliminare, che è pensato
per verificare le conoscenze disciplinari relative alle materie oggetto di
insegnamento di ciascuna classe di concorso e le competenze linguistiche di
lingua italiana.
Il test preliminare è costituito da 60 quesiti, ciascuno
formulato con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato ne deve
individuare l'unica esatta. Un numero pari a 10 quesiti sono volti a verificare
le competenze in lingua italiana, anche attraverso quesiti inerenti la
comprensione di uno o più testi scritti. Gli altri quesiti si riferiscono alle discipline oggetto di
insegnamento della classe di concorso. La risposta corretta a ogni domanda vale
0,5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti. Il test ha la durata di
tre ore. Per essere ammesso alla prova scritta il candidato deve conseguire una
votazione nel test preliminare non inferiore a 21/30.
Per l'accesso ai corsi di TFA ciascuna università emana, una
volta completate le procedure per l'attivazione dei corsi, in base alla
programmazione definita con decreto del Ministro, il relativo bando che
prevede il numero dei posti disponibili;
disposizioni atte a garantire la trasparenza di tutte le fasi del procedimento
e i criteri e le procedure per la nomina delle commissioni giudicatrici; le
modalità di svolgimento dei corsi successivi alle prove di ammissione.
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